Il Vulcano Hekla “la porta dell’inferno”

Attività prevalente: pliniana*, hawaiiana*, colate di lava e lahar*.
Hekla (1491 m.s.l.m) è situato nella zona meridionale dell’Islanda ad un centinaio di chilometri a est di Reykjavik, noto nel passato come “la porta dell’inferno”.

Vulcano Hekla

Il vulcano è costituito da una dorsale allungata per 27 Km e larga 2-5 Km, attraversata in senso longitudinale da una frattura su cui si allineano numerosi crateri secondari.
Questo vulcano ha un comportamento eruttivo molto particolare, vengono infatti prodotti magmi sia di composizione riolitica* sia basaltica. La struttura stessa risente di questo doppio comportamento, mostrando quindi le caratteristiche di uno stratovulcano* sia quelle di un vulcano a scudo.
La prima eruzione storica registrata risale al 1104 d.C., da questa data, più di 15 eruzioni maggiori si sono succedute, intervallate da altre di dimensioni minori, generate sia dalla frattura principale, sia dalle fratture minori circostanti.
Sono stati eruttati 33 chilometri cubi di magma negli ultimi 10.000 anni, questo lo rende il vulcano più “produttivo” d’Islanda.
L’eruzione maggiore dell’ultimo secolo si verificò nel 1947/48, una nube giallo-bruna fu vista alzarsi sopra il vulcano, seguita da forti terremoti, poco dopo la dorsale dell’Hekla si spaccò in una frattura lunga 5 Km, che emise nubi di gas e ceneri, producendo lo scioglimento delle nevi e dei ghiacci che ricoprono il vulcano e causando violente inondazioni. La nube eruttiva si elevò per circa 20 Km, oscurando l’area circostante e causando una pioggia di pomici e ceneri su tutta l’Islanda e di sole ceneri sulla Finlandia. Nella fase iniziale dell’eruzione furono emesse abbondanti colate di lava. L’eruzione ebbe una durata di circa 13 mesi con un volume totale emesso di circa 1,2 chilometri cubi.
Nel 1991 l’eruzione è avvenuta producendo un volume molto minore di materiali eruttati ma ancora con una considerevole violenza.
L’ultima eruzione è avvenuta alla fine del febbraio 2000.
Negli ultimi anni ha dato segnali di risveglio, la pressione all’interno della camera magmatica nel 2017 è stata misurata più alta di quella che precedette le eruzioni del 1991 e del 2000 così a detto il geofisico Páll Einarsson dell’Università dell’Islanda.
Un eruzione potrebbe accadere da un momento all’altro!

*Attività pliniana: L’ eruzione di tipo pliniano prende il nome da Plinio il Giovane, che per primo ne descrisse il fenomeno. È un tipo di eruzione che si produce dai vulcani esplosivi
*Attività hawaiiana: tipo di eruzione, la più effusiva.
*Lahar: Il lahar è una colata di fango composta di materiale piroclastico e acqua che scorre lungo le pendici di un vulcano
*Magma riolitico:  magma acido con un alto contenuto in silice molto viscoso, al contrario di un magma basico che è più fluido ed un basso contenuto di silice.
*Stratovulcano: Uno stratovulcano è un vulcano di forma generalmente conica costituito dalla sovrapposizione di vari strati di lava solidificata, tefra, pomice e ceneri vulcaniche. A differenza dei vulcani a scudo, gli stratovulcani sono caratterizzati da pendii piuttosto ripidi (fino a 45°) e da periodiche eruzioni di tipo esplosivo.

Mauro Scattolin

bibliografia: “Tutto Vulcani” di Mauro Rosi, Paolo Papale Luca Lupi e Marco Stoppato